Oggi, in occasione della giornata mondiale del gatto, vi voglio far conoscere il rapporto speciale che lega il Marocco a questo splendido animale.
<<In Marocco l’abitazione è posta sotto il controllo di spiriti benefici che hanno la loro dimora nell’albero del cortile, nel gatto e nei serpenti allevati in casa. Sono “guardiani” venerati e rispettati da tutti e ogni famiglia ha i suoi. Gatti e serpenti non si possono uccidere e maltrattare e anzi in alcune feste, per esempio nel Mulud, che celebra la nascita del Profeta, le donne bruciano in loro onore piccole torce di stoffa intrise di olio, che sono accese nella casa in cui si abita oppure sui rami dell’albero sacro. Ogni mattina le donne, aprendo la porta di casa, invocano queste divinità tutelari dicendo: “Ti saluto guardiano della casa. Che la salute sia su di voi, antenati, e sui voi, santi e protettori. Proteggeteci contro il malocchio ecc….>>.
Barbara Fiore, Arabe Arabescate, 1981.
E. Laoust, Mots et choses berberes, Notes de linguistique et d’ethnographie, 1920.
L’avventura continua….seguici su Viaggiare è, per sua forma, esistere.